Lo stato dell'arte nei rivestimenti.

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Rivestimento innovativo fotocatalitico per interni

INNOVATIVO FOTOCATALITICO ANTI VOC

I nuovi nanocoatings fotocatalitici in luce visibile a base di ossido di tungsteno e platino, abbinati a sistemi di ricambio d’aria, permettono di rendere gli ambienti indoor più salubri in quanto abbattono in breve tempo i composti organici volatili, gli odori e batteri patogeni.

A differenza del biossido di titanio che è efficiente nella banda degli UV per cui su superfici all’aperto irraggiate dal sole, il WO3 si attiva con bassa intensità (280 lux) e con luce visibile, pertanto ogni superficie interna, plafoniere, vetrate, muri, tendaggi, soffitti, possono diventare superfici attive decontaminanti mediante una semplice applicazione a spruzzo del liquido fotocatalizzatore.

Il prodotto brevettato da Toshiba si chiama RENECAT e si applica facilmente a spray.

 

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Vetri cromogenici

Vetri cromogenici

VETRI CROMOGENICI FOTO CROMATICI E TERMO CROMATICI

Già nel 1978 Richard Rogers affermò che “l’edificio deve diventare come un camaleonte che si adatta”. A quasi trent’anni dalle parole dell’architetto londinese sono stati fatti notevoli progressi nel campo della produzione, lavorazione e applicazione del vetro in architettura. A oggi i vetri più innovativi sono quelli contenenti dispositivi cromogenici.

Nel campo dell’edilizia l’utilizzo di queste tecnologie consente di realizzare involucri trasparenti a prestazioni variabili, smart window, che rispondono sia ad esigenze materiali di tipo qualitativo-ambientale sia al bisogno simbolico dell’architettura di rappresentare, attraverso segni concreti, l’eterogeneità dei cambiamenti contemporanei.

Le utime ricerche nel settore promettono di ottenere le stesse prestazioni con pellicole o vernici trasparenti contenenti nanomateriali che oltre a ridurre l’apporto calorico degli IR e filtrare completamente gli UV, riescono a modificare la tonalità del vetro rendendolo più scuro o più chiaro, trasparente od opaco in funzione delle situazioni e delle necessità.

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Materiali per il controllo solare

VETRATE A CONTROLLO SOLARE

In arrivo dal Giappone i nuovissimi coating termoriflettenti a base di ossidi di tungsteno e di vanadio.

Sviluppato un rivestimento ultra-sottile di triossido di tungsteno e biossido di vanadio (VO2) in grado di reagire automaticamente alla radiazione solare, bloccando il calore d’estate e trattenendolo d’inverno

I fisici hanno scoperto che il biossido di vanadio conduce l’elettricità ma non il calore. Una sfida aperta ad una delle leggi fondamentali dei conduttori. Potrebbe essere usato come rivestimento per le finestre degli edifici, riducendo la temperatura degli interni, senza la necessità di aria condizionata.

Mescolando poi il biossido di vanadio con altri metalli come, per esempio, il tungsteno, si abbassa la temperatura alla quale il materiale diventa metallico, ottenendo anche una migliore conduzione. In altre parole, si potrebbe impiegare il biossido di vanadio come conduttore fino ad una certa temperatura e poi usarlo come isolante.

Interessante anche il fatto che il biossido di vanadio è trasparente sotto i 30° Celsius, mentre riesce ad assorbire le radiazioni infrarosse quando supera i 60° Celsius. Perciò, potrebbe essere usato come rivestimento per le finestre degli edifici, riducendo la temperatura degli interni, senza la necessità di aria condizionata.

C’è ancora molto lavoro da fare per arrivare ad applicazioni commerciali di questo straordinario metallo, ma la nuova scoperta è un primo importante passo nella giusta direzione.